Alfonso Carafa

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Alfonso Carafa
cardinale di Santa Romana Chiesa
Dipinto raffigurante il cardinale Carafa
 
Incarichi ricoperti
 
Nato16 luglio 1540 a Napoli
Ordinato diacono15 aprile 1557 dal cardinale Scipione Rebiba
Ordinato presbitero16 aprile 1564 dal cardinale Niccolò Caetani di Sermoneta
Nominato arcivescovo9 aprile 1557 da papa Paolo IV
Consacrato arcivescovo30 giugno 1565 dal vescovo Antonio Scarampi
Creato cardinale15 marzo 1557 da papa Paolo IV
Deceduto29 agosto 1565 (25 anni) a Napoli
 

Alfonso Carafa (Napoli, 16 luglio 1540Napoli, 29 agosto 1565) è stato un cardinale e arcivescovo cattolico italiano, pronipote di Gian Pietro Carafa, il quale fu papa dal 1555 al 1559 col nome di Paolo IV e non esitò a circondarsi di un gran numero di parenti ai quali affidò i posti più importanti e redditizi dello Stato della Chiesa.

Figlio di Antonio Carafa, che fu poi marchese di Montebello, all'età di 9 anni fu accolto a Roma dal prozio Gian Pietro, futuro papa Paolo IV, che gli diede come precettore l'umanista Giampaolo Flavio. Benvoluto dal prozio, quando costui salì sul trono pontificio Alfonso Carafa fu creato cardinale dell'Ordine dei diaconi (Concistoro del 15 marzo 1557); poche settimane dopo (9 aprile 1557) fu eletto amministratore dell'arcidiocesi di Napoli. Negli anni successivi ottenne numerose commende, alcuni titoli di governatore, e sostituì nelle funzioni il cardinale Carlo Carafa, suo zio, assente per una missione diplomatica. Il papa creò per lui il nuovo ufficio curiale: "reggente della Camera apostolica" (28 novembre 1558), provvisto di grandi rendite e poteri. La fiducia del papa nei suoi confronti non venne mai meno. Dalla morte del cardinale Roberto de' Nobili, avvenuta nel 1559, e fino alla nomina del cardinale Giovanni di Cosimo I de' Medici, effettuata da Pio IV, è stato il porporato italiano più giovane.

La carriera di Alfonso Carafa si interruppe bruscamente con la morte di Paolo IV (18 agosto 1559). Il nuovo papa Pio IV aprì un'inchiesta sui parenti del predecessore e accusò fra l'altro Alfonso Carafa di furto di gioielli e danaro e possesso di libri proibiti. Il 7 giugno 1560 Alfonso fu pertanto arrestato e recluso in Castel Sant'Angelo. L'esecuzione capitale dei suoi parenti (5 marzo 1561) lo spinse a firmare una domanda di grazia allegando la rinunzia al titolo di "reggente" e la promessa di restituire 100.000 scudi che aveva rubato. Trovò tuttavia difficoltà a reperire il danaro che si era impegnato a versare nonostante avesse fittato o venduto tutti i benefici e le più ricche prebende in suo possesso.

Nell'estate del 1562 fu coinvolto in una congiura tesa a compiere un attentato al papa. Per sfuggire all'arresto si rifugiò dapprima a Sant'Angelo a Scala, in Campania, e chiese protezione a Filippo II di Spagna, sovrano del Vicereame di Napoli. Ottenuto asilo, si rifugiò a Napoli (25 ottobre 1562) dedicandosi da allora allo studio del diritto e alla cura della diocesi napoletana. Si dedicò all'applicazione dei decreti tridentini, in particolare all'esame del clero, alle visite pastorali e alla repressione delle eresie. Fu perfino accusato di eresia da tale Abbaticchio[1]. Si preoccupò inoltre di ottenere l'ordinazione sacerdotale (16 aprile 1564) e la consacrazione episcopale (30 giugno 1565). La morte improvvisa in giovane età fece nascere le solite accuse di avvelenamento a papa Pio IV il quale, per fugarle, da allora manifestò a più riprese espressioni di lodi per il defunto Alfonso Carafa.

Genealogia episcopale

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La genealogia episcopale è:

  1. ^ Delio Cantimori, ABBATICCHIO, Ortensio, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 1, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1960.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Predecessore Cardinale diacono di San Nicola fra le Immagini
(diaconia pro hac vice)
Successore
Paolo Emilio Cesi 24 marzo 1557 - 16 dicembre 1558 Giovanni Battista Ghislieri

Predecessore Arcivescovo metropolita di Napoli Successore
Gian Pietro Carafa 9 aprile 1557 - 29 agosto 1565 Mario Carafa

Predecessore Governatore di Benevento Successore
Marcello Piscicelli 16 marzo 1558 - 1º gennaio 1560 Quintiliano Mandosi

Predecessore Cardinale diacono di Santa Maria in Portico Octaviae Successore
Girolamo Doria 16 dicembre 1558 - 6 marzo 1559 Vitellozzo Vitelli

Predecessore Bibliotecario di Santa Romana Chiesa Successore
Roberto de' Nobili 18 gennaio 1559 - 29 agosto 1565 Marco Antonio Da Mula

Predecessore Cardinale diacono di Santa Maria in Domnica Successore
Roberto de' Nobili 6 marzo 1559 - 26 aprile 1560 Giovanni di Cosimo I de' Medici

Predecessore Cardinale presbitero dei Santi Giovanni e Paolo Successore
Antonio Trivulzio 26 aprile 1560 - 29 agosto 1565 Gabriele Paleotti
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